Il dipinto, documentato a Pitti dall'inizio del Settecento, è firmato e datato 1534. Si conosce un'altra versione del dipinto, segnalata dal Berenson nella collezione Seilern di Londra. Rispetto a questa, ritenuta autografa, il dipinto degli Uffizi presenta in alto a sinistra la figura di San Girolamo in luogo del brano paesaggistico inscritto entro una finestra aperta presente nella tela londinese. Berenson ritiene che il soggetto del dipinto sia di origine nordica.