SBAS FI 120181 (fotografia b/n, prima del restauro) SBAS FI 248933 (fotografia b/n, dopo il restauro) SBAS FI 249709 (fotografia b/n, dopo il restauro) SBAS FI 305947 (fotografia b/n, dopo il restauro) SBAS FI 248934 (fotografia b/n, particolare della testa dopo il restauro) SSPM FI 556304 (fotografia digitale) Anderson 8313 (fotografia b/n) Brogi 11668 (fotografia b/n, prima del restauro) Jacquier 6132 (fotografia b/n, prima del restauro) Mannelli 3156 (fotografia b/n, prima del restauro) Anderson 8314 (fotografia b/n, particolare della testa) Brogi 11668a (fotografia b/n, particolare della testa) Alinari 968a (fotografia b/n, prima del restauro)
Attribuito a Leonardo negli inventari più antichi (fino al 1769) e alla cerchia di Lorenzo Lotto nei successivi (1880, 1890), il dipinto fu riconosciuto, dopo il restauro del 1797, come opera di Sebastiano del Piombo. Accettato dal Venturi e dal Berenson, il nome di Sebastiano del Piombo fu messo in dubbio dal Marangoni e sostituito dal Pallucchini con quello di Vittore Belliniano.>>