Agli inizi del Novecento la scultura si trovava nella collezione di stefano Bardini che la indicava come opera di provenienza romana e lì fu vista dallo Swarzensky che la considerò parte di un monumento funebre della bottega di Nicola Pisano e prossima ad Arnolfo, ma con una datazione avanzata intorno al 1323. Il Rathe e la Schottmüller la identificarono come parte della "Natività" proveniente dalla antica facciata del Duomo.>>