SBAS FI 132560 (fotografia b/n, dopo il restauro) SBAS FI 24437 (fotografia b/n, durante il restauro) SBAS FI 1818 (fotografia b/n) SBAS FI 1819 (fotografia b/n) SBAS FI 12205 (fotografia b/n) SBAS FI 21176 (fotografia b/n, particolare del volto) Alinari 44066 (fotografia b/n) Brogi 25880 (fotografia b/n) ex art. 15 n. 27498 (diapositiva colore)
Il dipinto fu riconosciuto come opera di ambrogio Lorenzetti dal De Nicola (1922) che ne sottolineò le affinità stlistiche con la Madonna di Badia Isola. La critica successiva ha accettato unanimamente questa attribuzione considerando la "Madonna" di Vico l'Abate la prima opera dell'artista. La tavola viene quindi a costituire un'essenziale punto di riferimento per lo sviluppo dell'arte di Ambrogio e dei suoi rapporti con l'ambiente fiorentino.>>