E' certamente uno scomparto di predella di un dipinto che per la presenzadi S. Francesco nello sfondo si puo' pensare in connessione ad'una committenza o destinazione francescana. Van Marle e Procacci seguono il Mackowsky nel riferimento dell'opera a Jacopo del Sellaio o alla sua scuola. L'attribuzione al Perugino e' stata per la prima volta avanzata dallo Zeri (1959, comunicazione orale) seguito dalla Padoa Rizzo che lo colloca nel primo soggiorno fiorentino dell'artista documentato nel 1472.>>