Come si legge nelle vite del Vasari Michelangelo, dopo aver collocato, inPiazza della Signoria il David appena finito "... abbozzò e non finì due tondi di marmo, uno a Taddeo Taddei, oggi in casa sua, ed a Bartolomeo Pitti ne cominciò un altro...". L'opera esaminata, però, non rimase per molto tempo nella casa del committente in quanto fu donata da suo figlio, fra Miniato Pitti di Monteoliveto, a Luigi Guicciardini.>>