L'opera, attribuita al Bellini dal Cavalcaselle, pervenne in Galleria a seguito di un normale scambio di quadri con la Galleria Imperiale di Vienna, ma nel catalogo del 1825 figura con attribuzione a Giorgione: molto tempo dopo si avanzo' il nome di Marco Basaiti finchè il Morelli non lo restituì al suo vero autore, Giovanni Bellini. Il dipinto costituisce ancora un problema per quanto riguarda l'interpretazione del soggetto.>>