Il dipinto è ricordato negli inventari antichi (1753) come autoritratto del pittore similmente al dipinto conservato nella Galleria Capitolina. Tale identificazione, ancora tradizionmalmente considerata, è tuttavia priva di fondamento. Il ritratto degli Uffizi è stato avvicinato da Gamba al ritratto n. 117 di Hampton Court; Heinemann lo ritiene contemporaneo al ritratto della Walkers Art Gallery di Liverpool (n. 116). La scritta posta sul parapetto è apocrifa.