Il Cavalcaselle considerava il dipinto copia antica del quadro n. 616 delKunsthistorisches Museum di Vienna. E' stato attribuito anche al solo Perugino (Venturi), e alla sola bottega (Inghirami). Recentemente conferma l'analisi del Cavalcaselle e ritiene l'opera una replica di bottega dei dipinti conservati al Kunsthistorisches Museum di Vienna (n. inv. 616) e del Louvre (n. inv. 720).