Arte a tavola

Ciambelle

"Il comprar le ciambelle è buona usanza, /d'aniso d'oglio di botro (burro) e d'uova, // Non solo il companatico s'avanza, /ma il comprator l'economia ritrova."


Ha tre anni Francesco Maria (1660-1710) quando il fratello, Ser.mo Gran Principe gli fa fare il ritratto. Immobile in posa trattiene un cappello piumato. Ha occhi grandi e seriosi, sorriso appena stemperato, indossa un lungo vestito setoso, compresso di pieghe cadenti e fiocchi. La zampa leonina del piccolo tavolo ci dice che è un membro della famiglia reale, e sul tavolino ci sono frammenti di cialde arrotolate o spezzate. In mano il principino tiene una fragrante ciambellina.

Un dolce semplice in uso da sempre che da un punto di vista figurativo è sia vezzo che complemento. Nei dipinti, infatti, si trova in contesti diversi: può essere legato al mondo dell'infanzia, agli animali domestici, oppure usato solo come raccordo formale. Qui si potrebbe intendere come presagio di quello che poi il bambino diventò: il gaudente cardinale, dal carattere vivace, rallegrato dal buon umore, forse grazie anche a qualche tazza di buon cioccolate. Un ritratto che ci fa capire lo stretto rapporto con il mondo sommerso e brulicante delle cucine, che erano enormi a palazzo reale. Un luogo in cui la rigida etichetta di corte si allentava, e dove aveva accesso anche il piccolo Francesco Maria e chissà quali appetiti interiori voleva sfamare con quelle dolci provviste...

"Grigioni siam vendiamo buozolari./ Qua e la giriam per guadagnar denari"




In questa stampa si vede un pasticcere ambulante che con una certa eleganza propone i suoi solluccheri in una piazza. I bozzolari erano, infatti, i venditori di ciambelle - dall'espressione dialettale veneta bussolai cioè dolci (da cui anche buccellato) – che compaiono in diversi disegni e stampe. Un'immagine che fa subito pensare ai venditori ambulanti di bomboloni sulle nostre spiagge, che stanno diventando sempre più rari. Peccato!

Ricetta contemporanea

Ingredienti
700 gr di farina, 4 patate di media grandezza, 100 gr di burro, 1 pizzico di sale, 1 scorza di limone, 4 uova, 1 bicchiere di latte, 1 pezzo di lievito di birra, 1 bustina di vanillina, q.b. di olio (per friggere), q.b. di zucchero.
Preparazione
Lessare le patate e passarle nello schiacciapatate per ottenere una crema omogenea di patate, Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido, impastarlo con la farina, le uova, il sale il burro fuso la scorza grattugiata di limone, la crema di patate e la vanillina.
Lavorare bene l'impasto e lasciarlo lievitare per 1-2 ore. Dall'impasto staccare delle palline modellando dei cordoncini, chiuderli e farli diventare delle ciambelline.
Friggerli in abbondante olio, una volta ben dorate passarle ancora calde nello zucchero, e ancora una volta appena intiepidite.

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