Dodici mesi d'Arte
Dodici capolavori presentati e descritti dal
soprintendente Cristina Acidini
Febbraio: non poteva che esser dedicata all'Elettrice l'opera d'arte del mese. All'Elettrice Palatina, Anna Maria Luisa de' Medici, ultima della dinastia che aveva governato Firenze per quasi tre secoli, e che morì il 18 febbraio 1743, dopo aver guidato magistralmente la successione dall'ultimo Granduca, il fratello Giangastone morto senza eredi nel 1737, alla subentrante casata dei Lorena e Bar (poi Asburgo Lorena).
Nume tutelare di chi lavora per i beni culturali, ma anche dell'intera città, Anna Maria Luisa sottoscrisse col successore Francesco Stefano di Lorena il cosiddetto "Patto di Famiglia" (1737), strumento legale che doveva regolare la successione dinastica Medici - Lorena e che servì provvidenzialmente a mantenere tutti i beni delle collezioni familiari, divenuti di proprietà statale, nei loro luoghi nella città di Firenze, evitandone la dispersione.
In quel documento, ella aveva incluso le “gioie ed altre cose preziose” nell’articolo III.
Tra i gioielli e le "galanterie gioiellate" che tanto furono care all'Elettrice , scegliamo di presentare questo pendente del Museo degli Argenti. Si tratta di una perla scaramazza, svuotata e montata a uso di borraccia per contenere amalgame profumate : è provvista di tappo a vite in oro smaltato agganciato a una catena, così da essere appesa alla cintura, come si usava fin dal Cinquecento.
Il pendente corrisponde con buona probabilità alla perla di straordinarie dimensioni posseduta dall’Elettore Palatino Johann Willhelm, nota come “Pfälziche Perle” , acquistata ad Amsterdam dall’agente gioielliere Jacob Walraven e menzionata nell’inventario dei beni di Anna Maria Luisa, redatto nel 1743.