Lorenzo Bartolini
BIOGRAFIA
1777 - Nasce il 7 gennaio a Savignano di Prato da umile famiglia.
1795 - Si trasferisce a Volterra ed entra nel laboratorio di lavori in alabastro di Barthélemy Corneille, presso
il quale copia i disegni di John Flaxman.
1799 – Arriva a Parigi, dove è accolto nell’atelier di Jacques-Louis David e stringe amicizia con Jean-Auguste-Dominique Ingres e Pierre-Nolasque Bergeret. Poco dopo i tre giovani, lasciato il comune maestro, si ritirano in un loro studio presso il convento delle Cappuccine in rue de la Paix.
1802 - Concorre con il rilievo Cleobi e Bitone al Prix de Rome per la scultura, dove si classifica solo al secondo posto.
Franz Adolf von Stürler
Lorenzo Bartolini
Lorenzo Bartolini
Jean-Auguste-Dominique Ingres
Lorenzo Bartolini
Cleobi e Bitone
Lorenzo Bartolini
Elisa Bonaparte Baciocchi
La famiglia Bartolini nel 1858
Maria Virginia Buoni, Giannina Guidi Hall, Paola Napoleona, Giulia Rosa, Matilde Maria, Albert Hall
Lorenzo Bartolini
Stele del Gobbo
Firenze, Basilica della SS. Annunziata
Accesso alla cripta della Cappella di San Luca
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1805 - Esegue il busto bronzeo di Napoleone per il Louvre e alcuni rilievi della Colonna di Austerlitz in Place Vendôme a Parigi.
1807 - Rientra in Italia come professore di scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, governata da Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, che lo chiama a dirigere la Banca Elisiana da lei fondata. L’istituzione, che mirava a fare di Carrara in un polo mondiale del marmo, erogava contributi alle imprese che gestivano le cave, finanziava borse di studio per gli allievi dell’Accademia e promuoveva la produzione di ritratti ufficiali di membri della famiglia Bonaparte.
1813 - La sommossa antifrancese a Carrara porta alla devastazione dello studio di Bartolini.
1814 - Si trasferisce a Firenze ed ha il suo primo studio in via della Scala. Si fa notare dalla clientela internazionale presente in città come ritrattista e autore di opere apprezzate per la loro naturalezza studiata dal vero e mediata dalla riscoperta del Quattrocento fiorentino.
1820-1824 - Condivide il nuovo studio in via delle Belle Donne con Jean-Auguste-Dominique Ingres, invitato da lui a Firenze.
1829 ca. - Si trasferisce nel grande studio di Borgo San Frediano 70, oggi Studio Bartolini – Romanelli.
1831 - L’11 aprile sposa Maria Virginia Buoni, andando ad abitare in Borgo Pinti 87, dove nascono i figli Gerolamo Napoleone, Paola Napoleona, Giulia Rosa e Matilde Maria.
1839 - Viene nominato Professore della cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
1840 - Rinnova la tradizionale didattica accademica imponendo come prassi lo studio da modelli viventi e in pose naturali. Suscita forti polemiche sul territorio nazionale la sua lezione del 4 maggio, quando invita un modello gobbo a posare davanti agli allievi. Lo scultore afferma così che “Tutta la natura è bella relativa al soggetto da trattarsi”.
1840-1850 - E’ il decennio delle grandi commissioni monumentali. Bartolini trasforma la tipologia del monumento funebre ed esplicita il suo impegno civico nel celebrare i grandi della Patria.
1848 - Viene nominato Senatore del Parlamento toscano.
1850 - Bartolini muore il 20 gennaio a Firenze e viene sepolto nella cappella di San Luca nella basilica della SS. Annunziata, nella stessa cripta in cui riposano le spoglie di Pontormo, Franciabigio e Benvenuto Cellini. Molte sue opere lasciate incompiute saranno terminate da Giovanni Dupré e Pasquale Romanelli.