Ufficio città di Firenze
Valutazione delle istanze di accesso ai contributi statali e agevolazioni fiscali
Il Codice dei Beni Culturali prevede il riconoscimento di particolari benefici fiscali a favore di coloro che provvedono al restauro e alla manutenzione e protezione di beni culturali. L’art. 32 del codice precisa che i proprietari, possessori o detentori di beni culturali sono tenuti ad effettuare le operazioni necessarie per assicurarne la conservazione o provvedervi direttamente. Accanto a questo provvedimento che stabilisce l’onere del proprietario, la legislazione di tutela ha previsto la possibilità da parte dello Stato, di sostenere e dare impulso a chi si fa carico della conservazione dei beni mediante il riconoscimento di benefici fiscali.
Lo Stato può intervenire mediante:
- promozione diretta:
- Con contributo in conto interessi, per la quale il Ministero può concedere contributi in conto interessi sui mutui accordati da istituti di credito ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di beni culturali per la realizzazione degli interventi conservativi autorizzati (art. 37 comma 1)
- con Contributo in conto capitale ossia con la compartecipazione all’onere finanziario sostenuto dal proprietario del bene per un ammontare non superiore alla metà della spesa. Se gli interventi sono di particolare rilevanza o riguardano beni in uso o godimento pubblico, il Ministero può concorrere alla spesa fino al suo intero ammontare (art. 35 comma 1)
E’ IMPORTANTE RICORDARE CHE: la normativa in tale ambito si riferisce a beni mobili per i quali sussiste una dichiarazione dell'interesse culturale, cioè vincolati, e che il procedimento per la richiesta del contributo è strettamente legato all'autorizzazione ai lavori da parte del Soprintendente. La domanda di ammissibilità ai contributi dovrà quindi essere presentata dagli interessati congiuntamente alla richiesta di approvazione dei lavori. In ogni caso la domanda è da presentarsi prima dell'inizio dei lavori stessi.
- promozione indiretta:
- Per agevolare e incoraggiare l’iniziativa sia dei proprietari di beni che di sponsor, donatori e mecenati esterni, lo Stato ha creato una serie di agevolazioni fiscali in fatto di tutela dei beni culturali, predisponendo varie tipologie di benefici (oneri deducibili dal reddito, imposte di successione, erogazioni liberali). L'Amministrazione rilascia le certificazioni utili al conseguimento dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente in materia, in particolare per lavori di restauro eseguiti su beni sottoposti a tutela
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